martedì 23 febbraio 2010

MODA: no a grissini in passerella


La settimana della moda milanese è al via e la presenza di tante modelle, più o meno filiformi, riporta in primo piano il problema delle ragazze-grissino proposte come icone di bellezza femminile. Un modello negativo per spirito di emulazione di tante ragazze, ma anche per i giovani di sesso maschile. Contro le modelle anoressiche si schiera anche il comune di Milano, che mette in campo le sentinelle delle passerelle.
''Si tratta di persone che, riservatamente e in modo non invasivo per i backstage, verificheranno che a sfilare non siano degli scheletri che camminano'', ha spiegato l'assessore alla Salute del comune Giampaolo Landi di Chiavenna. E' questa una nuova iniziativa che prende il via dopo il Tavolo Moda Salute, sotto la supervisione scientifica del professor Michele Carruba, e il progetto '100%Natural100% Fashion', prende il via la nuova iniziativa. ''Mi appello al senso di responsabilità di stilisti e operatori: le modelle non devono avere una taglia inferiore alla 40 - ha spiegato -. E lo show delle sfilate non può in alcun modo trasformarsi in uno spettacolo nocivo per lo spirito di emulazione e le fantasie dei ragazzi e delle ragazze. Qui a Milano non vogliamo vedere né superuomini né mini donne, modelli e modelle che enfatizzano i pettorali maschili e la magrezza ossificata, in una disperata ricerca di sublimazione della propria estrema fisicità. La moda, che rappresenta un settore economico determinante e un punto di eccellenza per la nostra città deve veicolare messaggi positivi, in equilibrio e non in conflitto con una visione reale, naturale e biologicamente sana dell'essere umano".

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